Le origini della terra del biodistretto affondano le loro radici in una storia antica. La storia del popolo degli Elimi un popolo originario di Troia che, intorno al 1100 a.C., intrapresero un’esplorazione del Mediterraneo da esuli.

Le origini della Terra del Biodistretto risalgono al popolo degli Elimi, che, giunto nella Sicilia occidentale, fondò le città di Erice, Segesta, Entella, Iaitas (Jato), Halyciae (l’attuale Salemi) e Helima (Poggioreale).
Tra gli appartenenti al popolo degli Elimi vi era Enea, il protagonista dell’“Eneide” di Virgilio e fondatore di Segesta.
Secondo il poema, Enea passò per Trapani accompagnato dal padre Anchise, che morì ad Erice, dove ancora oggi si trova la sua presunta tomba nella zona di San Cusumano.
Anchise, secondo la mitologia descritta nell’Eneide, fu il consorte di Venere e padre di Enea; Enea si spostò successivamente nel Lazio e, tra il 900 e l’800 a.C., fondò Lavinio (o Lavinium), considerata la capostipite di Roma.
I suoi discendenti, Romolo e Remo, sarebbero poi stati i fondatori di Roma, evento interpretato come il risultato di una volontà divina, dato che Enea era figlio della dea Venere e, di conseguenza, Romolo e Remo ereditarono così un’origine divina.
La Terra del Biodistretto: Erice e Segesta
Gli Elimi parteciparono alla costruzione delle mura ciclopiche di Erice e delle strutture di Segesta, che divennero successivamente il teatro di conflitti con i Greci di Selinunte.
I Greci, stanziati a Selinunte, cercarono di conquistare Segesta attraversando il territorio settentrionale e i fiumi della zona. In risposta, i Segestani chiesero aiuto ai Cartaginesi, che arrivarono dalla madrepatria Cartagine e riuscirono a distruggere Selinunte (409 a.C.) nel giro di circa nove giorni, conquistando i confini e abbattendo le mura della città.
Gli abitanti originari di Selinunte si impegnarono nel riedificare la città dopo le devastazioni subite. Nel frattempo, gli Elimi rafforzarono e consolidarono ulteriormente la loro alleanza strategica con i Cartaginesi, instaurando legami più stretti e cooperazioni durature tra le due popolazioni.
Mozia
La storia degli Elimi e quindi delle origini delle Terra del Biodistretto, si intreccia con quella di Mozia, città abitata dai Fenici, provenienti dal Libano, che avevano fondato diversi insediamenti nel Mediterraneo: Zyz (Palermo), Lilibeo (Marsala), Cadice, Ibiza, Malaga, in Spagna, Sulcis Tharros in Sardegna, Cartagine, Ustica, Leptis Magna, Oea, Hippo Acra in Tunisia.
Le colonie fenicie, spesso concepite come porti ed empori difficilmente accessibili ai nemici, includevano Mozia (Mothia), dove coesistevano Fenici, Cartaginesi ed Elimi.
Contestualmente, l’“Odissea” di Omero narra la vicenda di Ulisse, di origini greche (non troiane) avversario dei Troiani durante la guerra di Troia.
Secondo il racconto, Ulisse riuscì a introdursi nella città utilizzando il celebre stratagemma del cavallo di Troia. Dopo la distruzione di Troia, il ritorno di Ulisse verso Itaca durò ben vent’anni, durante i quali circumnavigò anche la Sicilia.
Secondo Samuel Butler, celebre scrittore inglese della fine del XIX secolo, Itaca corrisponderebbe a Trapani, e molte delle località descritte nel viaggio di Ulisse sarebbero situate tra Mazara del Vallo, Favignana e l’Isola di Formica e del Maraone.
In particolare, Butler faceva coincidere Itaca con San Cusumano, alle pendici di Erice.
L’“Odissea” è considerata uno dei più importanti testi della storia e viene tuttora studiata nelle scuole per le sue descrizioni dei comportamenti umani, quali amore, rabbia e desiderio di conoscenza. A Trapani, il viale delle Sirene prende il nome dalle leggendarie creature citate nel poema di Omero.
Butler, dopo il suo soggiorno a Trapani, donò alla biblioteca Fardelliana gli appunti relativi alla sua interpretazione dell’“Odissea”, che furono successivamente tradotti da Vincenzo Barrabini. Secondo la teoria di Butler, Omero, autore dell’”Odissea” potrebbe essere stata una donna di Trapani.
La conquista dei Romani
Con l’evolversi della storia, i Romani conquistarono l’intera Sicilia: Erice (famosa la battaglia delle Egadi del 10 marzo del 241 a. C.), Mozia, Segesta e Palermo caddero sotto il loro dominio.
Prima della conquista romana, i Greci nel 397 a.C. sotto Dionisio I di Siracusa devastarono la città di Mozia.
La storia delle Terre del Biodistretto rappresenta un lungo e affascinante intreccio di eventi significativi e culturali del popolo degli Elimi, che si estende per un ampio arco temporale, coprendo un periodo che va dal 1100 a.C. fino al 100 a.C., testimoniando così secoli di evoluzioni storiche e sociali.